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Sacris solemniis (Panis Angelicus)

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; '''Traduzione in lingua italiana'''<ref>La traduzione in italiano, mantenendo la rima, è stata effettuata da Don Giuseppe Riva.Tratto dal Manuale di Filotea di Don Giuseppe Riva.</ref>''testo''Ai riti solenni la gloria risponda;<br />si esterni quel gaudio che il cuore ci innonda<br />del patto vetusto non più si favelli,<br />sol cantisi il metro dei riti novelli;<br />Sia nuova ogni cosa nel labbro, nel cuore,<br />nell’opra che spieghi dell’alma il fervore.<br /> La notte ricordasi dell’ultima cena,<br />lorquando con fronte tra mesta e serena,<br />coll’azzimo pane, Dio fatto mortale<br />mangiò co’suoi fidi l’agnello pasquale,<br />secondo la legge già data a Israele,<br />quand’era in Egitto suo servo fedele.<br /> Compiuta la cena col tipico agnello,<br />Diè Cristo ai discepoli un Agno novello<br />Nel divo suo corpo, che ombrato dal pane,<br />spartito anche in fustoli intatto rimane,<br />e ognun lo riceve sì inter, sì grazioso<br />qual è su nel ciel Dio-Uomo glorioso.<br /> Diè Cristo il suo corpo qual cibo ai suoi cari,<br />e il sacro suo Sangue lo porse del pari,<br />qual bibita in tazza, dicendo, bevete<br />voi tutti del vino che quivi vedete,<br />e in mia rimembranza poi fate altrettanto<br />piamente rimembrando tali giorni di pianto.<br /> Così il sacrificio si vide istituito,<br />quel sol che all’Altissimo tornar può gradito<br />e ai soli Presbiteri fidossi l’uffizio<br />di poi rinnovare sì gran benefizio,<br />perché sen giovassero i primi suoi unti,<br />poi quanti lor fossero per fede congiunti.<br /> Il pane degli angioli è fatto alimento<br />D’ogni uom che partecipa al gran Sacramento<br />Col pane celeste la fine si assegna<br />Ad ogni figura di Dio non più degna,<br />stupendo prodigio! A un vil servitore<br />sé stesso da in pascolo l’eterno Signore.<br /> Dio unico e Trino che umil t’adora<br />Di ambita e perpetua tua visita onora,<br />sicché le tue vie, battendo costante,<br />la meta raggiunga cui sempre è anelante,<br />e quella gran gloria in cui in ciel ti circonda<br />su ognun de’tuoi servi sempre si effonda.<br />
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