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Nella Domenica di Ascensione, si prevede l'introito Viri Galilaei, tratto da Atti 1,11 per l'antifona e dal Salmo 47,2 per il versetto.

Il brano, che è uno dei grandi introiti del repertorio gregoriano, è nel settimo modo, angelicus, e non ve ne potrebbe essere uno più adatto a questa festa, dal momento che nel VII l'estensione vocale sale più che negli altri modi gregoriani. L'incipit continua l'idea ascensionale, salendo immediatamente dalla finale del modo, sol, alla dominante, re, nel tono solenne (sol, do, si, do, re) che torna nell'incipit del versetto.

Il testo dell'antifona ha una piccola differenza da quello lucano, che nella versione latina recita:

Viri Galilaei, quid statis aspicientes in caelum?
Hic Iesus, qui assumptus est a vobis in caelum,
sic veniet quemadmodum vidistis eum euntem in caelum

Come si vede, nell'antifona manca del tutto la seconda riga, e nella prima il verbo statis è stato sostituito con admiramini, per sottolineare l'aspetto contemplativo della scena; nello stesso senso si può interpretare l'andamento melodico, che nella prima metà dell'antifona tende a rimanere sulla o vicino alla dominante re. La seconda parte invece, che contiene l'annuncio, ha un carattere più recitativo; anche qui un piccolo cambiamento testuale (ascendentem al posto di euntem, ancora con forte caratterizzazione contemplativa). Particolarmente suggestiva è la musica su ita veniet: un do ribattuto 5 volte, che indica certezza della venuta futura di Cristo, e poi la discesa vocale nel quieto ritorno al sol, quieto come l'animo dei discepoli che, forti della fede nella seconda venuta di Gesù, dopo aver ricevuto la Sua pace e averlo visto ascendere al cielo, "tornano" alla vita quotidiana. La terza frase dell'antifona è costituita da tre alleluia, un numero che ricorre spesso negli introiti pasquali.[1]

Indice

Testo e traduzioni

Testo latino

Viri Galilaei, quid admiramini aspicientes in caelum? alleluia:
quemadmodum vidistis eum ascendentem in caelum, ita veniet,
alleluia, alleluia, alleluia.

Omnes gentes plaudite manibus
Jubilate Deo in voce exultationis.

Traduzione in lingua italiana

Uomini di Galilea, di cosa vi meravigliate guardando al cielo? alleluia:
come lo vedeste salire al cielo, così verrà,
alleluia, alleluia, alleluia.

Popoli tutti battete le mani:
acclamate a Dio con voce di gioia.

Spartiti musicali

Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:

 

Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:Viri-galileai-introitum.pdf

Video

Versione tratta dal Graduale Romanum (1974), pag. 235, canale YouTube GradualeProject.

Codice sorgente GABC

name:Viri Galilaei;
office-part:Introitus;
mode:7;
book:Graduale Romanum, 1961, p. 285 & The Liber Usualis, 1961, p. 846;
transcriber:Andrew Hinkley;
%%
(c3) VI(e)RI(e) Ga(ehg)li(h)laé(ih/ji)i,(i.) *(,) quid(i) ad(i)mi(i)rá(ijI'H)mi(hhhi)ni(h.) (,) as(h)pi(g)ci(hi)én(i)tes(e') in(f) cae(hih)lum?(hgh.) (,) al(f)le(fv./dfe)lú(efe___)ia:(e.) (:) que(f)mád(hhi)mo(h)dum(h.) vi(h)dí(g)stis(hi) e(ih)um(h) (,) a(g)scen(hi~)dén(i)tem(hg) in(fh~) cae(hiH'G)lum,(h.) (,) i(h)ta(h) vé(hhh)ni(fe)et,(e.) (:) al(f)le(hi)lú(ki/kvJ~I~)ia,(i.) (,) al(ef~)le(fv./efd)lú(ef~)ia,(f.) (,) al(f)le(hih//ghF'E)lú(efe___)ia.(e.) <i>Ps.</i>(::) Om(ehg)nes(hi) gen(i)tes(i) pláu(ik)di(j)te(j) má(j)ni(ji)bus:(ij..) *(:) ju(ig)bi(hi)lá(i)te(i) De(i)o(i) in(i) vo(i)ce(i) ex(i)sul(i!jwk)ta(i')ti(h)ó(hhh)nis.(fe..) (::)

Bibliografia

Note

  1. Tratto da LaSacraMusica Blogspot. Link: https://lasacramusica.blogspot.com/2014/06/viri-galilaei-introito-gregoriano.html (05/04/2020)