Sicut cervus (Canticum)

Da Gregorianum.org.
Versione del 8 apr 2020 alle 23:13 di Stefano Ferri (discussione | contributi) (Creata pagina con "Categoria:Varie '''Sicut cervus''' è uno dei cantici inter-lezionari della Veglia pasquale: la versione offerta da Palestrina nel celebre mottetto è universalmente rico...")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Jump to navigation Jump to search


Sicut cervus è uno dei cantici inter-lezionari della Veglia pasquale: la versione offerta da Palestrina nel celebre mottetto è universalmente riconosciuta come un vertice della polifonia rinascimentale. Qui viene riportata la versione presente nel Graduale Romanum, Solesmes, 1961, pag. 239I.

Testo e traduzioni

Testo latino

Sicut cervus desiderat
ad fontes aquarum:
ita desiderat anima mea ad te, Deus!

Traduzione in lingua italiana

testo

Spartiti musicali

Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:

600px

Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:xxx.pdf

Video

Versione tratta dal Liber Usualis (1961), p. pp. 880-881, cantata dai monaci benedettini di Santo Domingo de Silos.

Codice sorgente GABC

codice

Bibliografia

Note