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Rorate caeli (Graduale simplex)

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'''Rorate Caeli desuper''' ''et nubes pluant iustum: aperiatur terra, et germinet salvatorem.'' Antifona d'introito e strofe salmodiche per le domeniche di Avvento. Graduale Simplex p. 59.
''nec est quod abscondátur a calóre eius.''<br />
'''Ant.''' ''Roráte.''<br />
 
|valign=top|
; '''Traduzione in lingua Italiana'''<ref>Salmo 18 A, CEI 2008, link: https://www.laparola.net/testo.php?versioni[]=C.E.I.&riferimento=Salmi18</ref>
Stillate, cieli, dall’alto, le nubi facciano piovere il Giusto;<br />
si apra la terra e germogli il Salvatore. <br />
 
I cieli narrano la gloria di Dio,<br />
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.<br />
 
Il giorno al giorno ne affida il messaggio<br />
e la notte alla notte ne trasmette notizia.<br />
 
Non è linguaggio e non sono parole,<br />
di cui non si oda il suono.<br />
 
Per tutta la terra si diffonde la loro voce<br />
e ai confini del mondo la loro parola.<br />
 
Là pose una tenda per il sole<br />
che esce come sposo dalla stanza nuziale,<br />
esulta come prode che percorre la via.<br />
 
Egli sorge da un estremo del cielo<br />
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo:<br />
nulla si sottrae al suo calore.<br />
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