Psalmus 50, Miserere mei, Deus (Tonus I f)

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Il Salmo 51 (numerazione greca: salmo 50 - Psalmus 50) è ritenuto uno dei principali componimenti del libro biblico dei Salmi. Ha influenzato la teologia di Agostino e di Lutero e ispirato innumerevoli composizioni musicali. Viene sovente chiamato Miserere dal titolo riportato dalla traduzione latina ed è un salmo penitenziale perché in esso il peccatore esprime il suo pentimento ed invoca la misericordia divina. Nella lingua popolare espressioni come "È al Miserere", "Gli si può cantare il Miserere" si riferiscono a una persona in fin di vita, e si spiegano col fatto che le preghiere di veglia per i defunti comprendevano appunto la recitazione del Salmo 51 (50).

Il salmo è preceduto da una sovrascritta rabbinica che lo colloca in un momento particolare della vita di Davide, il re che con le sue grandezze e contraddizioni è come un caleidoscopio dell'intera umanità. Egli aveva tradito e mandato a morire in guerra Uria l'Ittita, marito di Betsabea, e il profeta Natan era stato inviato da YHWH ad accusarlo per la sua colpa di adulterio e omicidio. Secondo gli studiosi anche se potrebbe esserci "un nucleo davidico nella confessione iniziale è però certo che il salmo attuale riflette la teologia di almeno cinque secoli dopo (VI secolo a.C.)"[1].

Testo e traduzioni

Testo latino

Textus

Traduzione in lingua italiana

testo

Spartiti musicali

Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:

600px

Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:xxx.pdf

Codice sorgente GABC

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Bibliografia

Note

  1. Gianfranco Ravasi, I salmi, BUR, pp.183-184.