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94. Il diacono, in forza della sacra ordinazione ricevuta, occupa il primo posto dopo il presbitero tra coloro che esercitano un ministero nella celebrazione eucaristica. Infatti il sacro Ordine del diaconato già nella primitiva età apostolica fu tenuto in grande onore nella Chiesa[82]. Nella Messa il diacono ha come ufficio proprio: annunciare il Vangelo e talvolta predicare la parola di Dio, proporre ai fedeli le intenzioni della preghiera universale, servire il sacerdote, preparare l’altare e prestare servizio alla celebrazione del sacrificio, distribuire ai fedeli l’Eucaristia, specialmente sotto la specie del vino, ed eventualmente indicare al popolo i gesti e gli atteggiamenti da assumere.
=== II. I COMPITI DEL POPOLO DI DIO===
95. I fedeli nella celebrazione della Messa formano la gente santa, il popolo che Dio si è acquistato e il sacerdozio regale, per rendere grazie a Dio, per offrire la vittima immacolata non soltanto per le mani del sacerdote ma anche insieme con lui, e per imparare a offrire se stessi[83]. Procurino quindi di manifestare tutto ciò con un profondo senso religioso e con la carità verso i fratelli che partecipano alla stessa celebrazione.
97. I fedeli non rifiutino di servire con gioia il popolo di Dio, ogni volta che sono pregati di prestare qualche ministero o compito particolare nella celebrazione.
=== III. MINISTERI PARTICOLARI===
'''Il ministero dell’accolito e del lettore istituiti'''
98. L’accolito è istituito per il servizio all’altare e per aiutare il sacerdote e il diacono. A lui spetta in modo particolare preparare l’altare e i vasi sacri, e, se necessario, distribuire l’Eucaristia ai fedeli di cui è ministro straordinario[84].
Nella celebrazione eucaristica il lettore ha un suo ufficio proprio (Cf. nn. 194-198), che egli stesso deve esercitare.
'''Gli altri compiti'''
100. Se manca l’accolito istituito, si possono designare, per il servizio dell’altare in aiuto al sacerdote e al diacono, altri ministri laici che portano la croce, i ceri, il turibolo, il pane, il vino, l’acqua. Essi possono essere anche incaricati per distribuire la Comunione come ministri straordinari[85].
107. I compiti liturgici, che non sono propri del sacerdote o del diacono, e di cui si è detto sopra (nn. 100-106), possono essere affidati, con la benedizione liturgica o con incarico temporaneo, anche a laici idonei, scelti dal parroco o dal rettore della chiesa[89]. Riguardo al compito di servire il sacerdote all’altare, si osservino le disposizioni date dal Vescovo per la sua diocesi.
=== IV. LA DISTRIBUZIONE DEI COMPITIE LA PREPARAZIONE DELLA CELEBRAZIONE===
108. L’unico e medesimo sacerdote deve sempre esercitare l’ufficio presidenziale in tutte le sue parti, tranne ciò che è proprio della Messa in cui è presente il Vescovo (Cf. n. 92).
111. La preparazione pratica di ogni celebrazione liturgica si faccia di comune e diligente intesa, secondo il Messale e gli altri libri liturgici, fra tutti coloro che sono interessati rispettivamente alla parte rituale, pastorale e musicale, sotto la direzione del rettore della chiesa e sentito anche il parere dei fedeli per quelle cose che li riguardano direttamente. Al sacerdote che presiede la celebrazione spetta però sempre il diritto di disporre ciò che a lui compete[90].
 == Capitolo IV- DIVERSE FORME DI CELEBRAZIONE DELLA MESSA==
112. Nella Chiesa locale si deve davvero dare il primo posto, come lo richiede il suo significato, alla Messa presieduta il Vescovo circondato dal suo presbiterio, dai diaconi e dai ministri laici[91] con la partecipazione piena e attiva del popolo santo di Dio. Si ha qui infatti una speciale manifestazione della Chiesa.
114. Tra le Messe celebrate da determinate comunità, particolare importanza ha la Messa conventuale, che è parte dell’ufficio quotidiano, come pure la Messa detta della «comunità». E, sebbene queste Messe non comportino nessuna forma particolare di celebrazione, tuttavia è quanto mai conveniente che siano celebrate con il canto e soprattutto con la piena partecipazione di tutti i membri della comunità, sia di religiosi che di canonici. In queste Messe perciò ognuno eserciti la sua funzione, secondo l’Ordine o il ministero ricevuto. Anzi, conviene che tutti i sacerdoti non tenuti a celebrare individualmente per l’utilità pastorale dei fedeli, per quanto è possibile concelebrino in queste Messe. Inoltre tutti i sacerdoti membri della comunità, tenuti a celebrare individualmente per il bene pastorale dei fedeli, possono, nello stesso giorno, concelebrare anche la Messa conventuale o di comunità[94]. È preferibile infatti che i presbiteri presenti alla celebrazione eucaristica, se non sono scusati da una giusta causa, esercitino normalmente il ministero del proprio Ordine e quindi partecipino come concelebranti, indossando le sacre vesti. Diversamente indossano il proprio abito corale o la cotta sopra la veste talare.
=== I. MESSA CON IL POPOLO===
115. Per Messa con il popolo si intende quella celebrata con la partecipazione dei fedeli. Soprattutto nelle domeniche e nelle feste di precetto, conviene, per quanto è possibile, che la celebrazione si svolga con il canto e con un congruo numero di ministri,[95]; si può fare però anche senza canto e con un solo ministro.
116. In ogni celebrazione della Messa, se è presente il diacono, compia il suo ufficio. È bene inoltre che un accolito, un lettore e un cantore assistano il sacerdote celebrante. Il rito qui sotto descritto prevede tuttavia la possibilità di usare un numero anche maggiore di ministri.
'''Cose da preparare'''
117. L’altare sia ricoperto da almeno una tovaglia bianca. In ogni celebrazione sull’altare, o accanto ad esso, si pongano almeno due candelabri con i ceri accesi, o anche quattro o sei, specialmente se si tratta della Messa domenicale o festiva di precetto; se celebra il Vescovo della diocesi, si usino sette candelabri. Inoltre, sull’altare, o vicino ad esso, si collochi la croce con l’immagine di Cristo crocifisso. I candelabri e la croce con l’immagine di Cristo crocifisso si possono portare nella processione di ingresso. Sopra l’altare si può collocare l’Evangeliario, distinto dal libro delle altre letture, a meno che non venga portato nella processione d’ingresso.
Quando si fa la processione d’ingresso, vengano preparati anche l’Evangeliario; nelle domeniche e nelle feste, il turibolo e la navicella con l’incenso, se si usa l’incenso; la croce da portare in processione, i candelabri con le candele accese.
=== A) Messa senza diacono===
'''Riti di introduzione'''
120. Quando il popolo è radunato, il sacerdote e i ministri, rivestiti delle vesti sacre, si avviano all’altare, in quest’ordine: