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Tratto da WikiPedia.org

O sacrum convivium è un testo in prosa latina in onore del Santissimo Sacramento. È incluso come Antifona al Magnificat nei vespri dell'ufficio liturgico in occasione della festa del Corpus Domini. Il testo dell'ufficio è attribuito con una certa probabilità a San Tommaso d'Aquino.[1] I suoi sentimenti esprimono la profonda affinità della celebrazione eucaristica, descritta come un banchetto, al mistero pasquale.

Ne riportiamo 2 versioni:

  • Versione 1934, tratta dai libri Antiphonale Monasticum, 1934, a pag. 555 e Cantus selecti, 1957, a pag. 271*
  • Versione 1961, tratta dal Liber Usualis, 1961, p. 959

Indice

Testo e traduzioni

Testo latino

O sacrum convivium!
in quo Christus sumitur:
recolitur memoria passionis ejus:
mens impletur gratia:
et futurae gloriae nobis pignus datur.
Alleluia.

Traduzione liturgica in lingua italiana (Liturgia delle Ore CEI)

Mistero della Cena!
Ci nutriamo di Cristo,
si fa memoria della sua passione,
l'anima è ricolma di grazia,
ci è donato il pegno della gloria,
alleluia.

Spartiti musicali

Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:

600px

Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:xxx.pdf

Video

Versione tratta dall'Antiphonale Monasticum, Solesmes, 1934, p. 555, cantata dai monaci dell'Abbazia di Notre Dame.

Codice sorgente GABC

codice

Bibliografia

Note

  1. "Sancti Thomae de Aquino Officium corporis Christi "Sacerdos" authenticitate probabile". CorpusThomisticum.org. Trovato in data 3 febbraio 2015.