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Questo responsorio intitolato Libera me, Domine, de viis fa parte della Missa Pro Defunctis. In particolare, è il sesto responsorio della liturgia esequiale AD ULTIMAM COMMENDATIONEM ED VALEDICTIONEM ("ultima raccomandazione e addio"), mentre il feretro viene asperso con acqua benedetta ed incensato. Dopo i responsori seguono le Antifone In paradisum, Chorus angelorum e Ego sum resurrectio.

Indice

Testo e traduzioni[1]

Testo latino

Libera me Dómine de víis inférni,
qui pórtas ǽreas confregísti:
et visitásti inférnum,
et dedísti éis lúmen,
ut vidérent te:

Qui érant in pœnis tenebrárum.

Clamántes et dicéntes:
Advenísti, Redémptor noster.

Qui érant in pœnis tenebrárum.

Traduzione in lingua italiana

Liberami, o Signore, dalle vie degli inferi,
tu che hai infranto le porte di bronzo
e visitato l'inferno,
e hai concesso la luce divina,
perché ti vedessero.

Essi abitavano nelle tenebre.

Nell'angoscia gridarono:
Sei venuto, o Redentore nostro.

Essi abitavano nelle tenebre.

English Translation

Text

Spartiti musicali

Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:

600px

Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:xxx.pdf

Video

Versione cantata dal Canale YouTube Schola Cantorum Karolus Magnus (tema). Il brano cantato differisce leggermente.

Codice sorgente GABC

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Bibliografia

Note