Exsultet iam angelica turba caelorum (Vigilia Paschae)

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L'Exsultet (nei Messali prima del 1920 veniva scritto Exultet) è un canto liturgico proprio della Chiesa cattolica che viene cantato la notte di Pasqua nella solenne Veglia pasquale, da un diacono o un cantore.

Con esso si proclama la vittoria della luce sulle tenebre, simbolizzata dal cero pasquale che viene acceso, e annuncia la risurrezione di Cristo e il declamante invita tutta l'assemblea a gioire per il compiersi della profezia del mistero pasquale, ripercorrendo nel canto i prodigi della storia della salvezza.

Dal punto di vista stilistico si tratta di un preconio, ovvero, secondo l'etimologia latina di praeconium (da praeco -onis, «banditore»), di un testo poetico di annuncio solenne o di encomio e lode solenne. Per questo motivo viene chiamato anche preconio pasquale (praeconium paschale) o laus cerei.

Si conoscono numerose versioni, sia testuali sia musicali. Se ne hanno testimonianze sin dalla fine del IV secolo, benché il testo si sia consolidato e uniformato nell'attuale versione solo nella seconda metà del XII sec. da papa Innocenzo III. Il manoscritto è composto di due parti, una scritta, letta dal celebrante o dal chierico, e una illustrata con figure simboliche, disposte al contrario per poter essere seguite dai fedeli durante la lettura. Il testo è suddiviso in due parti:

  • un prologo, comune a tutte le versioni
  • un prefazio che varia secondo la tradizione romana, ambrosiana o beneventana.

Testo e traduzioni

Testo latino

Textus

Traduzione liturgica in lingua italiana

testo

Spartiti musicali

Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:

600px

Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:xxx.pdf

Video

Versione tratta dal Liber Usualis (1961), p. pp. 880-881, cantata dai monaci benedettini di Santo Domingo de Silos.

Codice sorgente GABC

codice

Bibliografia

Note